Elad FDM-S1, parte seconda

Quest’ oggi finalmente sono riuscito a fare delle prove decenti con il giochino SDR collegato ad un’ antenna “vera”. Bene, come accennato nel precedente articolo, anche per una Software Defined Radio l’antenna continua ad essere la parte fondamentale. Con il mio dipolino monta-e-smonta sul balcone i segnali sono talmente bassi che non è apprezzabile un’eventuale differenza tra diversi apparati; con un’ antenna, per quanto “scarsa”, montata sul tetto e con una discesa in cavo coassiale decente… beh, la differenza c’è eccome! Paragonato al Pro-II è poco più silenzioso all’orecchio, ma è anche più sensibile in ricezione. Sintonizzando entrambi gli apparati su di uno stesso segnale CW, ambedue con il filtro dsp regolato un modo da avere una banda passante di 300 Hz, ho potuto constatare che dove l’ICOM riceve S3 l’Elad è tranquillamente a S4. Mi riservo di fare prove più approfondite, ma direi che come ricezione “ci siamo” con questi magici scatolotti. Ho anche giocato a fare un po’ di ascolto sulle broadcast e su un paio di stazioni DRM (BBC World Service e un’altra a 13,975 MHz della quale non mi sono segnato il nome).

Ciò che è da affinare è l’impianto per poter usare l’SDR in ricezione e un qualsiasi apparato in trasmissione, mi sono dotato anche di scambiatore automatico per poterlo fare ma c’è qualcosa che non va nella mia installazione poiché il mio segnale in uscita (ero in SSB circa al 70% della potenza massima, direi intorno ai 50w di picco) viene captato dal FDM-S1 con tutto ciò che ne consegue… Direi che la terra rf della mia stazione è meno buona di quel che credevo.

Ciò nonostante, nel corso dei miei esperimenti ho messo a segno il mio primo vero qso in CW! Scambio di 5nn, poi il corrispondente ha iniziato a battere notizie aggiuntive ed ho perso la lucidità necessaria per copiare il tutto. Non è una passeggiata, ma è un vero piacere.

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