Ott 26

Le cose importanti

Ci pensavo alcuni giorni fa, ormai non scrivo più in modo regolare come un tempo. A volte passano dei mesi, anche degli anni prima che io me ne venga fuori con qualcosa di nuovo. Che ci posso fare? Nonostante spesso mi vengano in mente cose che “Sì, ci potrei fare un articolo per il blog!”. E’ che mi sta accadendo quella cosa che John Lennon definiva vita, ovvero quella sequenza di cose e situazioni che ti accadono mentre sei intento a fare altri progetti.

Parto da quello che sta alla base dell’esistenza di questo stesso blog, ovvero l’essere radioamatore. Da più di un anno non metto a log un solo collegamento, ho venduto la maggior parte delle radio in mio possesso e penso proprio che le altre le seguiranno a breve.

<<Finalmente>> direte voi <<ti sei accorto che il mondo è nell’era di Internet!>>.

No, in realtà non è quello il motivo, e certo non appendo l’antenna al chiodo per andare a infilarmi nel ginepraio di un qualche social network. E’ che ormai non provo più alcuna soddisfazione: lo sapete, in passato ho sgomitato nel pile-up, partecipato a contest con risultati tutt’altro che da buttare, sperimentato modi di trasmissione e tante altre cose. Finchè non sono arrivato a un punto dove mi sono detto basta. Anche Forrest Gump, dopo aver corso avanti e indietro per gli Stati Uniti, arrivò a dire “Sono un po’ stanchino!”. Ecco, succede anche a me, sapete? Tra l’altro non ho più vent’anni, e neanche trenta… ho capito che il poco tempo che ho lo preferisco dedicare a cose che per me sono molto più importanti. Ho anche preso la decisione di non rinnovare la mia iscrizione all’ARI, dopo… boh? Quindici anni? Anche lì, onestamente non ne vedo più il senso, se non per l’assicurazione sulle antenne. Ma se le antenne vanno giù… decade anche il senso di avere un’assicurazione.

E’ che sono arrivato ad un punto dove, per statistica, sono più gli anni che ho vissuto che non quelli che mi restano da vivere. E onestamente sto scoprendo ogni giorno di più che il tempo è breve, schifosamente breve. Mi sono sempre detto che potendo rinascere, o anche solo tornare ai miei vent’anni, avrei rifatto tutto. Di sicuro curando di più i denti e cercando di scopare un po’ di più e un po’ prima. In realtà non è proprio così: come tutti, rifarei alcune cose e ne scanserei delle altre.

Non rinnego l’essere stato radioamatore, è stato interessante, a volte piacevole, certo divertente. Ma è giunto il momento di chiudere un capitolo, e non è un arrivederci ma un addio. Ci sono cose importanti nelle vite di tutti. La radio lo è stata nella mia, ma non lo è più.

Lascia un commento

Your email address will not be published.